In Certosa, dal 2014, è possibile incontrare persone che rimuovono polveri e ragnatele dalle tombe monumentali. Sono i volontari dei Laboratori di spolveratura, impegnati a sottrarre all’incuria i monumenti che non hanno più intestatari di riferimento. L’attività di spolveratura degli Amici della Certosa rientra in un progetto che non include monumenti in materiali fragili o di particolare sensibilità: in pratica, gli Spolveratori si prendono cura soprattutto di opere in marmo.
In Certosa però non mancano i monumenti in bronzo, che si ricoprono di polveri come gli altri, e tra questi ci sono proprio i più visitati, amati e fotografati.
Tiziana, della Fonderia Venturi Arte, si è presentata al corso per Spolveratori mettendo a disposizione le sue conoscenze su metalli, tecniche di lavorazione, patinature: come non affidarle monumenti in bronzo, oltre che in pietra? Con la stessa passione che ha sempre messo nel suo lavoro, Tiziana si è dedicata ad alcuni monumenti della Certosa, contagiando con il suo entusiasmo i compagni di spolveratura, e rimuovendo con competenza la sporcizia depositata sulle superfici. Come nella cella Magnani, simbolo della Certosa Liberty
(Foto di Angelo Scaramagli)
Chi è Tiziana ce lo ha raccontato lei stessa:
Sono nata a Belluno nel 1954 da una antica famiglia Bellunese di cui sono l’ultima rappresentante in città poiché non ci sono maschi che prolunghino il cognome.
Ho studiato a Belluno, primarie alla Gabelli, poi alla Media Ricci e Liceo Classico Tiziano Vecellio.
Ho proseguito con gli studi universitari a Bologna all’Alma Mater alla Facoltà di Storia e Filosofia, dove mi sono appassionata all‘arte e alle lezioni di Estetica del Professor Luciano Anceschi con cui mi sono laureata, con 110 e lode, nel 1979 con una tesi sulla svolta estetica realista di Courbet nell’800 in pieno romanticismo.
Già durante gli studi universitari collaboravo con la Fonderia Venturi Arte sia come aiuto pratico nel ritocco delle cere sia come pubbliche relazioni con gli artisti internazionali che frequentavano gli ateliers per la fusione del bronzo.
Dopo la laurea ho deciso che il mondo dell’arte doveva diventare la mia prospettiva lavorativa, e mi sono dedicata a tempo pieno al lavoro in Fonderia a Bologna.
Nel 1980 Francesco Piero Franchi, mio futuro marito, chiede e ottiene il trasferimento per l’insegnamento di Lettere Classiche a Bologna dove insegnerà per 25 anni presso il liceo Classico Galvani.
Nel 1985 nasce nostra figlia, Valentina Franchi.
Sono diventata negli anni direttore artistico e della qualità dei manufatti alla Venturi Arte e consigliere fidato degli artisti. Ho fatto molti viaggi in Europa per conoscere autori di fama internazionale e invitarli a collaborare con la Fonderia di Bologna.
Parlo francese, inglese e tedesco e ho incontrato innumerevoli scultori con cui ho collaborato e di cui ho interpretato le preferenze nel trasformare in bronzo le loro opere: lavoro di grande impegno e di delicatezza espressiva nella grande duttilità che offre la lavorazione del bronzo e delle sue molteplici patinature possibili.
Per fare solo alcuni nomi degli artisti con cui ho lavorato: Salvador Dalì, Arman, Ugo Attardi, Andrea Cascella, Miguel Berrocal, Bruno Catalano, Franco Fiabane, Augusto Murer, César (Francia), Igor Mitoraj, Francesco Messina, Giacomo Manzù, Mauro Mazzali, Mimmo Paladino, Carlo Santachiara, Giuliano Vangi e davvero molti altri. Negli anni ho organizzato varie mostre di scultura in bronzo degli artisti con cui ho lavorato e per i 25 anni di attività della Fonderia Venturi Arte ho organizzato varie mostre didattiche sulla fusione a cera persa in cui si potevano vedere gli stadi della lavorazione dal modello dell’artista alla scultura finita e patinata in bronzo. La più importante, nel 1996, al Museo Civico archeologico a Bologna dal titoli “L’Anima e le Forme, scultori in Fonderia”
Ho fatto parte degli Amici della Certosa con piacere ed entusiasmo dal 2014 al 2017 ed ho seguito il primo corso per “Spolveratori” contribuendo a ripulire, con il gruppetto composto anche da Angelo Scaramagli e Sandro Guizzo Guizzardi, opere in bronzo, come il Grande Angelo con la Fanciulla della Cella Magnani, opera di Pasquale Rizzoli ed altri monumenti di Rizzoli in bronzo e le due tombe di Farpi Vignoli, la Tomba Gnudi e la Tomba Frasetto, in travertino.
(Foto di Angelo Scaramagli)
Nel 2002 mi sono iscritta al CAI di Bologna per frequentare il corso di scialpinismo. La conoscenza e frequentazione degli appassionati della montagna mi ha poi portato in pochi anni a frequentare vari corsi al CAI : alpinismo base, escursionismo, arrampicata e ferrate. Ogni fine settimana si partiva per mete nuove ove fare escursioni o gite di scialpinismo o ferrate in estate. E’ diventata una vera passione. Nel 2007 ho trascorso un mese in Nepal per risalire la Valle del Kumbu che porta ai campi base dell’Everest attraversando la zona dei laghi di Gokio. Dopo questa esperienza con la Guida Luis Strobel della val Pusteria, ho iniziato ad arrampicare con grande soddisfazione e la prima cima raggiunta è stata la Cima Grande di Lavaredo. Un esperienza fortissima cui sono seguite moltissime altre arrampicate e ferrate soprattutto sulle Dolomiti.
(Foto di Angelo Scaramagli)
Nel 2016, dopo 40 anni di lavoro sono andata in pensione e nel 2017 sono rientrata definitivamente a Belluno che ho sempre sentito come mia radice esistenziale e le cui montagne sono per me paesaggio dell’Anima.
Dal 2020 al 2023 sono stata Presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti. Nel 2022, nel contesto delle celebrazioni per i 50 anni dalla morte di Dino Buzzati, ho fortemente voluto e sostenuto economicamente con Fondazione Teatri la mostra Mattotti & Buzzati “LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA” con 150 disegni originali di Lorenzo Mattotti, creati per il film di Animazione, e i 16 disegni di Dino Buzzati del 1945, da cui nasce la storia degli Orsi.
Scelte di vita personali hanno riportato Tiziana nel luogo in cui è nata, Belluno, vicino alle sue montagne e lontana dalla nostra Certosa. Ma se anche non partecipa più alle nostre attività, il lavoro fatto con gli Amici della Certosa rimane sotto gli occhi di tutti.
Ecco di seguito le foto e un testo di chi ha lavorato con lei: il nostro modo per dire grazie a Tiziana.
(Foto di Angelo Scaramagli)
Io sono un incisore e l’arte in tutte le sue forme mi attira molto, così quando un amico mi presentò Tiziana che allora era parte integrante della Fonderia d’arte Venturi chiesi subito di poter visitare quello scrigno di sculture. Lei mi accontentò e facemmo un piccolo gruppo per la visita. Le sue spiegazioni mi fecero capire subito che per Lei quello non era solo un lavoro ma una vera passione.
Sapevo che Tiziana con un amico, Angelo Scaramagli, e un’altra persona formava un gruppo di “spolveratura” alla Certosa di Bologna, questa attività consiste nel lavare, spolverare e tenere pulite delle tombe artistiche non più visitate da anni. Quando Angelo mi disse che la terza persona del loro gruppo abbandonava per motivi personali ed io potevo prendere il suo posto, non ebbi dubbi, primo perché la novità mi stimolava ma soprattutto perché sapevo che le tombe che venivano assegnate a questo gruppo erano tra le più belle quasi tutti bronzi, proprio per le conoscenze e le capacità di Tiziana.
E’ stato un periodo molto bello le giornate dedicate alle “spolverature” erano piene di allegria nonostante il luogo, ho imparato tante cose: come dare la cera protettiva ai bronzi, come usare i detersivi giusti e altri “trucchi” che non lesinava di insegnarci. Con Tiziana ho fatto anche varie escursioni, essendo lei molto legata alla montagna. Una compagnia graditissima.
Poi la decisione di lasciare Bologna per Belluno ci ha rattristato ma siamo comunque felici perché anche nella sua Belluno ha un incarico prestigioso nella Fondazione Teatri delle Dolomiti.
Sono felice di avere frequentato per un po’ di tempo una persona bellissima.
Sandro Guizzardi