L’incontro di giovedì 31 ottobre è nato da una riflessione: la Certosa, luogo di pace, accoglie anche chi ha subito l’esperienza terribile della guerra e che, se potesse parlare, avrebbe molto da raccontarci, facendoci riflettere sui tragici errori della Storia.
In un presente come il nostro, circondato da conflitti globali, abbiamo provato a dare voce a chi la guerra l’ha vissuta in prima persona: dalle lettere conservate presso il Museo del Risorgimento è nato un coro dolente che guarda lontano, verso la pace.
Mirtide Gavelli ci ha accompagnato lungo un itinerario con due sole tappe: l’Ossario dei Caduti della prima Guerra Mondiale nel chiostro VI, e l’Ossario dei Caduti Partigiani in campo Ospedali. Ripercorrendo la storia dei due monumenti, e osservando la quantità ripetitiva e opprimente dei loculi, ci siamo poi ritrovati nel Pantheon: accolti da suoni che sottolineavano lo scorrere delle immagini proiettate sullo sfondo, abbiamo ascoltato, forse con maggiore consapevolezza, una riflessione contemporanea sulla guerra.
Progetto: Alberto Alvisi
Musica originale con campane tibetane: Alberto Alvisi, Rachele Saggiomo
Letture: Roberta Martelli con Susanna Borghi, Nadia Carboni, Teresa Marsala, Giancarlo Puliti
Proiezione: gruppo Arti Visive dell’Associazione Amici della Certosa
Foto sull’incontro: A.Calamelli, N.Carboni, S.Cristallini, L.Piva