Domenica 4 giugno, a chiusura della Settimana alla scoperta dei Cimiteri Europei promossa da ASCE, si è svolto l’ultimo incontro organizzato dagli Amici della Certosa prima della pausa estiva. L’occasione del cinquecentenario della nascita di Ulisse Aldrovandi, padre delle Scienze Naturali, ci ha portato a riscoprire piante, fiori e preparati erboristici attraverso i dettagli scolpiti sulle tombe: festoni, ghirlande, ma anche singoli fiori o frutti, o un intero giardino.
Accompagnati da Manuela Capece, che non ha mancato di sottolineare il significato e l’importanza dell’Associazione dei Cimiteri Significativi Europei, abbiamo imparato le proprietà erboristiche di piante e fiori che hanno dato origine a ricette segrete di profumi ed elisir, ma anche il loro significato simbolico, tramandato attraverso tempi e culture differenti.
Partendo dal chiostro X, una volta giardino dei Semplici dell’antico monastero Certosino, abbiamo visitato il cippo Mandini, dedicato a Teresa Trebbi ed alla piccola Virginia (ch.I); il monumento Guidi-Faccendi (loggiato delle Tombe), con la fitta vegetazione a sfondo della figura della dolente; i monumenti dedicati a due fratelli, i principi Galitzin (ch. III), con la campanula e la passiflora; la stele di Pietro Bortolotti, inventore dell’acqua di Felsina (Colombario); la cappella di Stanislao Cobianchi (campo Carducci) produttore dell’Amaro Montenegro; la cella Pizzoli (galleria annessa al ch. VI) dove la figura allegorica è protetta da una pianta di melograno, e infine la cella Pizzirani (ch. IX), che ha dato lo spunto per parlare della pianta di alloro.
Le foto dell’incontro sono di L.Barchetti e A.Gambetti